news
Un ricordo di Raul di Gennaro
26-07-2012 10:13 - Civitavecchia
Mercoledi´ 11 Luglio ci ha lasciato un grande Uomo di Sport e Maestro di Vita: RAUL DI GENNARO.
Se ne è andato in linea con il suo stile di vita, in punta di piedi, il "ragazzo" della Folgore reduce della
battaglia di El Alamein.
Reduce di guerra è stato il fondatore della Società Nuoto e Canottaggio di Civitavecchia nel 1950 e ne
ha mantenuto la Presidenza per 20 anni, poi un altro ventennio da Fiduciario CONI di zona.
La figura di Raul Di Gennaro è entrata di diritto nella storia della nostra città e personaggi del suo
calibro debbono essere di riferimento per le nuove generazioni. Un uomo dai saldi principi, che ha
vissuto l´orrore della guerra dalla quale ha però saputo trarre insegnamenti che ha messo al servizio
della collettività, comprendendo prima di tutti quanto fosse importante lo sport nell´educazione e nella
crescita dei giovani.
Fino a quando la malattia non lo ha costretto a casa è stato socio attivissimo della nostra sezione
portando sempre il Suo grande contributo di esperienza di sport e di vita, esaltandosi quando i giovani
lo tempestavano di domande e attendevano i suoi preziosi consigli.
RAUL DI GENNARO nato a Civitavecchia il 17 Gennaio 1919
tesserato F.I.N. dal 1933
Stella d´argento al merito sportivo del C.O.N.I. nel 1990
Stella d´oro al merito sportivo del C.O.N.I. nel 1998
Fondatore e primo presidente della Società Nuoto e Canottaggio nel 1950
Fiduciario C.O.N.I. di zona per oltre 20 anni
Presidente della Sezione Paracadutisti di Civitavecchia
Vice Presidente Nazionale ANPDI
Medaglia d´argento al Valor Militare per la battaglia di El Alamein
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CARLO AZEGLIO CIAMPI (4-11-2002)
"Dentro il sacrario italiano di El Alamein dove riposano oltre 4000 giovani, miei compagni d´armi, nel
1942 anch´io portavo l´uniforme, ho provato una delle emozioni più forti da quando sono Presidente
della Repubblica. E´ stato quando la Medaglia d´Argento al Valor Militare, Raul Di Gennaro, mi ha
consegnato la bandiera dei reparti che hanno partecipato a quella battaglia. Tenendo ambedue stretto
quel tricolore, abbiamo cantato insieme l´Inno di Mameli. Sono stati attimi di intensa commozione."
Se ne è andato in linea con il suo stile di vita, in punta di piedi, il "ragazzo" della Folgore reduce della
battaglia di El Alamein.
Reduce di guerra è stato il fondatore della Società Nuoto e Canottaggio di Civitavecchia nel 1950 e ne
ha mantenuto la Presidenza per 20 anni, poi un altro ventennio da Fiduciario CONI di zona.
La figura di Raul Di Gennaro è entrata di diritto nella storia della nostra città e personaggi del suo
calibro debbono essere di riferimento per le nuove generazioni. Un uomo dai saldi principi, che ha
vissuto l´orrore della guerra dalla quale ha però saputo trarre insegnamenti che ha messo al servizio
della collettività, comprendendo prima di tutti quanto fosse importante lo sport nell´educazione e nella
crescita dei giovani.
Fino a quando la malattia non lo ha costretto a casa è stato socio attivissimo della nostra sezione
portando sempre il Suo grande contributo di esperienza di sport e di vita, esaltandosi quando i giovani
lo tempestavano di domande e attendevano i suoi preziosi consigli.
RAUL DI GENNARO nato a Civitavecchia il 17 Gennaio 1919
tesserato F.I.N. dal 1933
Stella d´argento al merito sportivo del C.O.N.I. nel 1990
Stella d´oro al merito sportivo del C.O.N.I. nel 1998
Fondatore e primo presidente della Società Nuoto e Canottaggio nel 1950
Fiduciario C.O.N.I. di zona per oltre 20 anni
Presidente della Sezione Paracadutisti di Civitavecchia
Vice Presidente Nazionale ANPDI
Medaglia d´argento al Valor Militare per la battaglia di El Alamein
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CARLO AZEGLIO CIAMPI (4-11-2002)
"Dentro il sacrario italiano di El Alamein dove riposano oltre 4000 giovani, miei compagni d´armi, nel
1942 anch´io portavo l´uniforme, ho provato una delle emozioni più forti da quando sono Presidente
della Repubblica. E´ stato quando la Medaglia d´Argento al Valor Militare, Raul Di Gennaro, mi ha
consegnato la bandiera dei reparti che hanno partecipato a quella battaglia. Tenendo ambedue stretto
quel tricolore, abbiamo cantato insieme l´Inno di Mameli. Sono stati attimi di intensa commozione."